Panicale (Pg)
Panicale è un piccolo borgo medievale che si affaccia sul lago Trasimeno e si sviluppa su tre livelli:
il primo su cui si sviluppa il borgo, ognuno con le sue stradine che convergono verso la piazza. Al secondo livello sta la piazza del potere religioso che prende nome dalla maestosa collegiata di San Michele Arcangelo che convergono sulla piazza principale. La chiesa, di origine longobarda, più volte ampliata e infine ricostruita in forme barocche nel 1618, racchiude pregevoli opere d’arte, prime fra tutte la tavola dedicata alla Natività di Giovan Battista Caporali, allievo del Perugino (1519) e, dietro l’altare centrale, l’affresco dell’Annunciazione attribuito a Masolino da Panicale, il maestro di Masaccio.
Costeggiando la dimora del condottiero si sale di livello e si arriva a piazza Masolino, il punto più alto di Panicale, dove si trova il palazzo del Podestà del XIV secolo, sede dell’Archivio storico e notarile, costruito in stile lombardo-gotico dai maestri comacini. Qui la vista spazia sul lago Trasimeno e le terre di confine tra Umbria e Toscana
Percorrendo le viuzze del borgo si raggiunge il piccolo e prezioso teatro Cesare Caporali, costruito nel XVIII interamente in legno decorato con stucchi e medaglioni con il sipario dipinto nel 1859 da Mariano Piervittori dedicato alla consegna delle chiavi di Perugia al condottiero Boldrino Paneri.
Di grande pregio la Chiesa di Sant’Agostino, dal 2001 è stata adibita a museo delle Tulle, al suo interno conserva resti di affreschi attribuiti alla scuola del Perugino e il pregevole altare in pietra serena di Giambattista di Cristoforo da Cortona (1513) che fanno da cornice ai manufatti ricamati, tipici esempi di ars panicalensis.
Altro luogo che merita una visita è la chiesa Madonna della Sbarra e l’oratorio di San Sebastiano che conserva al suo interno l’affresco dipinto dal Perugino nel 1505, Il martirio di San Sebastiano, che decora la parete di fondo, e l’affresco che recentemente è stato attribuito alla mano di Raffaello che rappresenta la Madonna in trono con angeli musicanti.
In una collina di fronte al Borgo si trova il Santuario della Madonna di Mongiovino, vero scrigno d’arte tra Rinascimento e Manierismo
I Frantoi del Borgo
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